Campotosto e il suo lago, un territorio tutto da scoprire e valorizzare
di Giorgia Roca

CAMPOTOSTO – A 1.420 metri di altitudine è uno dei centri abitati più elevati dell’Appennino al confine tra Lazio e Abruzzo, in provincia dell’Aquila, conosciuto in particolare per il lago – uno dei bacini artificiali più grandi d’Europa – e la sua riserva naturale.
Campotosto fa ancora i conti con gli effetti del terremoto, quello del 2009 ma soprattutto quelli del centro Italia del 2016 e del 2017: il lavoro sinergico che si sta compiendo nel paese è in prospettiva di una ricostruzione che consenta, fra l’altro, a tante attività commerciali e turistiche di ripartire con l’obiettivo di ripristinare anche la tradizionale sagra della mortadella. Ancora qualche anno e i luoghi principali nonché fondamentali per le attività comunitarie come la Piazza della Chiesa potrebbero tornare ad essere utilizzati.
Nella stessa ottica e sostenuta dal contributo del Pnrr, è in fase di progettazione una offerta turistica dedicata al periodo invernale con ciaspolate e sci di fondo.
Inoltre, le associazioni presenti sul territorio sono la Pro Loco, una Onlus nata dopo il sisma 2017 che si dedica ai più piccoli, anche attraverso la creazione di una ludoteca, e la Polisportiva Campotosto, le quali sono di supporto ad una rigenerazione del tessuto sociale, che possa essere coordinata con quella materiale.
Una rigenerazione che passi inevitabilmente per le tradizioni tramandate, ed è il caso del cosiddetto baccalà degli sposi, il lungo festeggiamento aperto a tutto il paese per i tre giorni prima del matrimonio nelle rispettive case dei futuri sposi; e la manifestazione de La sposa pojana, ossia una rievocazione del matrimonio di una volta in abiti originari.
Al comune di Campotosto appartengono anche attività storiche portate avanti tuttora con dedizione, come ad esempio quella della bottega artigianale dei filati di una tessitrice e ambasciatrice del Parco nel mondo, oppure della azienda agricola che riproduce artigianalmente la mortadella di Campotosto secondo una ricetta antica e che è stata inserita da Slow Food tra i suoi Presidi, e ancora degli allevamenti apistici, e un bar e punto di ristoro estivo lungo le sponde del lago.
Non tutti i mali vengono (solo) per nuocere e, infatti, se il periodo della pandemia è coinciso per molti con la rivalutazione dei piccoli borghi per una qualità di vita più alta e tranquilla, complice la possibilità dello smart working, anche Campotosto è stato meta di trasferimento in pianta stabile da parte di alcuni che vi hanno avviato un’attività di escursionismo e trekking per omaggiare un territorio fertile e da scoprire.
GLI APPUNTAMENTI
- Campotostock, festival musicale a cura della Pro Loco da oltre dieci anni nel mese di luglio
- Festa del lino del 2 giugno
- Evento corale per omaggiare Sant’Antonio il 17 gennaio
- Festa della Santissima Maria Apparente, patrona del paese, il 2 luglio e la prima domenica di agosto
- Festa patronale di San Giorgio e Santa Maria del 20 agosto nella frazione di Poggio Cancelli
- Festa del Beato Andrea, a cavallo tra maggio e giugno
- Gara podistica per 25 km del lago di Campotosto, organizzata dalla Polisportiva Campotosto ma attualmente interrotta a causa della pandemia
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