Capestrano, un borgo incastonato nella Valle del Tirino che vive di storia con uno sguardo al futuro
di Giorgia Roca

CAPESTRANO – C’è chi lo visita una sola volta e tanto basta per spingersi ad investire e garantirsi un comodo pied à terre, chi lo porta nel cuore e gli ha dedicato versi poetici e musiche per una vita intera, chi lo raggiunge da paesi stranieri e trova una comunità pronta ad accoglierlo, e poi c’è chi vive ogni giorno il borgo di Capestrano (L’Aquila) godendo, in primis, delle sue bellezze e rarità, e amministrandolo in sintonia con le realtà associative esistenti e all’incirca gli 850 residenti.
Il comune di Capestrano può vantare una posizione strategica, rientrando nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e trovandosi, infatti, nella suggestiva Valle del Tirino, attraversata e bagnata dall’omonimo fiume e a poca distanza dall’Altopiano di Navelli.
Protetto dalle cime più imponenti e note della zona, il Gran Sasso e la Maiella, vi convergono tre sorgenti che alimentano il fiume Tirino: il lago di Vatormina, Presciano e Capodacqua. Il microclima della zona tipicamente temperato, inoltre, caratterizza da sempre la grande produzione di vino e di olio, e la coltivazione di legumi, mandorle, oltre che delle piante da orto.
La presenza del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e di alcune aree che vanno oltre la giurisdizione dell’ente Parco stesso – essendo dei siti di interesse comunitario che rispondono ad una normativa europea più stringente – da un lato, vincola il processo di antropizzazione di queste aree salvaguardandole e, dall’altro, ha agevolato la compresenza di associazioni, società cooperative e piccole imprese qualificate per realizzare delle attività nell’area naturalistica.
Ad esempio Il Bosso, società cooperativa che opera nel campo del turismo esperienziale dal 1999, offrendo un ricco ventaglio di escursioni durante tutto l’anno in Abruzzo, e nel settore della formazione ambientale, con l’esecuzione di progetti di cultura scientifica e sensibilità ambientale; e ancora, la realtà più giovane ma al contempo dinamica di Calipso che, con i suoi trimarani elettrici è riuscita a far navigare il lago di Capodacqua, detto anche l’Atlantide d’Abruzzo, e conoscere il suo mondo sommerso, oltre alle varie esperienze proposte sulla terraferma.
Inoltre, allontanandosi idealmente dalla natura circostante ed avvicinandosi al centro del paese, gli amanti dell’arte e della cultura in genere possono trovare un punto di riferimento ne La Dama di Capestrano, spazio espositivo artistico e sede operativa dell’associazione Maks, che nel giugno 2023 ha anche inaugurato la prima edizione del festival jazz “A love supreme”.
Ad animare e tenere vive le tradizioni più antiche ci pensa dal 1982 l’associazione Pro Loco che, grazie al supporto delle sue fondatrici, sta mutando positivamente il suo assetto con un importante turn over generazionale, e che ogni anno condivide un programma di eventi con il Comune di Capestrano, per poter procedere con adeguato sostegno ma anche con un certo grado di autonomia nel gestire gli appuntamenti gastronomici.
Se si parla di Capestrano la menzione speciale e imprescindibile va a San Giovanni, il suo Santo guerriero protettore, di cui è visitabile la casa natale nel centro storico del paese, e il cui Centro studi all’interno del Convento di San Giovanni, appunto, sta vivendo un nuovo impulso, essendo stata ridefinita la struttura organizzativa della relativa associazione, e continuando a promuovere convegni internazionali e progetti di gemellaggio con le città straniere da lui toccate. Il Centro Studi gestisce anche le visite della adiacente Biblioteca, i cui codici sono stati interessati da un importante lavoro di digitalizzazione per renderli disponibili nelle piattaforme universitarie, con un accesso controllato degli utenti. Sempre nel Convento di San Giovanni, inoltre, verrà aperto il Museo che ospiterà le reliquie e gli abiti di San Giovanni per favorire un turismo non soltanto religioso ma storico a tutto tondo.
Come spesso accade, lo sviluppo di un territorio passa anche per il suo coinvolgimento in progetti finanziati e, nel caso di Capestrano, possono riguardare – da una parte – la creazione di strutture attrezzate, sentieri, e cartellonistica per rendere fruibile una specifica area di interesse naturalistico ed archeologico, e – dall’altra – il recupero di strutture preesistenti e l’avvio di micro progetti di economia circolare, in una logica di partenariato tra pubblico e privato che possa garantire un certo modello di gestione.
A tutto ciò si aggiunga anche, da parte del Comune di Capestrano, un programma di ripresa del turismo legato alla pesca no kill nel fiume Tirino con l’associazione sportiva dilettantistica scuola italiana di pesca a mosca, e una eventuale e futura collaborazione tra più soggetti per la creazione di una struttura in loco per il ripopolamento delle trote autoctone.
GLI APPUNTAMENTI
• Manifestazione religiosa in occasione della giornata dedicata a San Giovanni da Capestrano del 23 ottobre
• Sagra della trota dell’11 e 12 agosto a cura della Pro Loco
• La bettola, manifestazione enogastronomica del 31 ottobre organizzata dalla Pro Loco e risalente alla tradizione dell’antica fiera del bestiame del 1 novembre
• Strano Film festival, concorso internazionale di cortometraggi, promosso dall’associazione culturale Maks che si tiene ogni due anni nel mese di agosto
• Burgus Lupuli, evento sulla birra artigianale abruzzese e prodotti tipici, in attesa di ripartenza da parte dell’associazione culturale Capestrano giovani
LE FOTO (di Biagio Melchiorre)
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