Sant’Agata, a Casale di Scoppito ogni anno il 5 febbraio è festa di popolo
SCOPPITO – Una tradizione quella di Sant’Agata che ha origini lontane, quasi immemori. A Casale, piccola frazione del comune di Scoppito (L’Aquila), la giornata del 5 febbraio rappresenta un giorno speciale perché – dal racconto degli anziani – in quella giornata di tanti anni fa un loro compaesano riuscì a salvarsi da un naufragio. Tornato a casa, per dimostrare la grande gratitudine per il miracolo ricevuto, volle banchettare con la gente della sua comunità.
Il fatto che si festeggi proprio nella giornata dedicata alla Santa, vista come protettrice delle donne affette da patologie al seno o invocata per salvarsi dai pericoli del fuoco, non sembrerebbe avere grandi correlazioni, se non la benedizione dei pani. Insomma, sarebbe piuttosto una coincidenza.
A mantenere viva questa tradizione sono le famiglie Fiamma che, nella piazza del piccolo paese di Casale, ogni anno organizzano dei ricchi banchetti composti per lo più da vivande caserecce oltre che dal pane benedetto.
Infatti, prima di ritrovarsi tutti in un’allegra convivialità, c’è la celebrazione liturgica, che avviene nell’altare consacrato a Sant’Agata nell’abbazia di San Bartolomeo di Scoppito, come a dare un senso di sacralità ad un evento inspiegabile di cui la tradizione orale vuole mantenere memoria.
Una tradizione ultracentenaria, che anche quest’anno è stata onorata dalla comunità di Casale e di Scoppito tutto, per ritrovarsi a condividere un evento di festa, seppur dall’origine incerta. Annachiara Valente
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