Cinquanta cinghiali abbattuti in tre mesi nell’aquilano, “ora contenere i cervi nel Parco Sirente”

L’AQUILA – Cinquanta cinghiali abbattuti in soli tre mesi nel comprensorio aquilano, riducendo così i danni a colture di mais e cereali che rappresentano una fonte importante per l’alimentazione di vacche e pecore degli allevatori locali.
Lo rende noto Confagricoltura L’Aquila che rivolge un ringraziamento ai selecontrollori che a fine aprile sono stati abilitati alla caccia di selezione e che stanno dando il loro proficuo contributo.
La Confagricoltura manifesta tutta la propria soddisfazione nell’operato del Comitato di gestione dell’Atc L’Aquilae in particolare del presidente Diego Alessandri per aver recepito immediatamente le istanze degli agricoltori e aver organizzato abbattimenti selettivi di cinghiali con l’intento di ridurre i danni alle colture agricole del territorio.
“Ringrazio il consigliere dell’Atc nominato dalla Confagricoltura Paolo Moro per la sua attività in seno al Comitato che, insieme al sottoscritto, è riuscito a coinvolgere il presidente Alessandri ad assumere chiare linee di indirizzo per salvaguardare gli interessi degli agricoltori”, afferma Filippo Rubei responsabile dell’Ufficio aquilano di Confagricoltura L’Aquila.
“Occorre potenziare il servizio per ridurre la pressione dei selvatici che rappresentano una vera e propria calamità per gli agricoltori. Ora attendiamo risposte da parte del Parco regionale Sirente Velino sulle iniziative intraprese per il contenimento dei cervi, una vera e propria piaga esplosa negli ultimi anni”, conclude.
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