Cronaca 11 Ott 2019 06:35

A PESCARA ARRIVA “SEABIN”, IL CESTINO MANGIA RIFIUTI PER LA PULIZIA DEI MARI

A PESCARA ARRIVA “SEABIN”, IL CESTINO MANGIA RIFIUTI PER LA PULIZIA DEI MARI

PESCARA – Un cestino che galleggia a pelo d’acqua in grado di raccogliere fino a 1,5 kg al giorno di spazzatura.

Si chiama “Seabin” (letteralmente bidone del mare) e verrà consegnato domani al Porto Turistico Marina di Pescara, con una cerimonia alla quale saranno presenti il sindaco di Pescara Carlo Masci, il vice presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara Carmine Salce, il presidente del porto turistico Luca Di Tecco, il direttore marittimo della Guardia Costiera di Pescara Donato De Carolis, il communication strategist di Lifegate Plasticless Cesare Delaini, il presidente regionale del Sib (Sindacato balneari) Riccardo Padovano e le autorità portuali.

Il funzionamento di Seabin è tanto semplice quanto efficace: installato nelle banchine dei porti, nei pressi di pontili e yacht club, il cestino con dentro una rete di fibra viene collegato a una pompa, che aspirando l’acqua del cestino permette alla rete di trattenere i rifiuti galleggianti.

Ogni Seabin è in grado di raccogliere un massimo di 12 Kg di spazzatura, raggiunti i quali va svuotato manualmente: funziona 24 ore al giorno, e sebbene non possa essere utilizzato in mare aperto perchè richiede un collegamento elettrico, è straordinariamente efficiente in aree come i porti poichè sono “punti di accumulo” in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.

L’applicazione del dispositivo, nato nel 2015 dall’idea di due surfisti australiani, rientra nell’ambito del progetto Lifegate Plasticless, che punta alla diminuzione dell’inquinamento dei mari italiani attraverso la raccolta dei rifiuti plastici nelle acque dei porti e alla promozione di un modello di economia e consumo circolare, con lo scopo di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, soprattutto i più dannosi per l’ambiente come le plastiche.

Dopo la posa di diversi dispositivi nei porti di Marina di Varazze, Marina di Cattolica e Venezia Certosa Marina, nel 2019 il progetto si è ampliato coinvolgendo numerosi punti chiave dei litorali italiani, tra cui per la seconda volta il Porto Turistico Marina di Pescara, a dimostrazione di quanto sia sentito sulla costa adriatica l’impegno per la cura del mare. (a.d.m.)


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