A Vinaria prodotti ultrapremiati, antichi vitigni riscoperti e vini gastronomici
PESCARA – Ci sono tante storie dietro i vini all’assaggio a Vinaria. C’è il racconto dei produttori che grazie al lavoro e al sacrificio ottengono premi blasonati. Ci sono veri e propri percorsi gastronomici e ci sono vitigni antichi riscoperti, reimpiantati e che oggi finiscono nei calici.
È quest’ultimo il caso di Cantina Tollo che, rappresentato dalla responsabile Horeca, Stefania Tiberio, ha portato tanti vini in degustazione, tra cui “Maiolica, un vitigno autoctono abruzzese, antichissimo che risale al 1800”, spiega, “riscoperto da pochissimo da Cantina Tollo e impiantato proprio nel comune in provincia di Chieti. È un prodotto con un colore più scarico rispetto al Montepulciano, è un rosso rubino tenue. È un vino che fa una macerazione carbonica, da cui vengono fuori tutti gli aromi del vitigno”.
La famiglia Rabottini, con sede a San Giovanni Teatino (Chieti) ha iniziato il cammino nel vino partendo da vigne vecchie. Proprio dalle uve di Trebbiano e Montepulciano hanno tirato fuori una “linea gastronomica”, spiega Isabella Iezzi che conduce l’azienda insieme al marito Massimo Rabottini. “La vigna del trebbiano ha circa 45 anni, quella del Montepulciano oltre 50 e da quella facciamo il Cerasuolo e il Montepulciano. Sono vini lungamente affinati, che coprono tutto un percorso, e da qui i nomi Per Iniziare, A Salire, Per finire a cui si aggiungono poi un passito rosso Per Concludere e l’olio Per Condire. La new entry è Ficcanaso, un gioco nato con mio marito Massimo, titolare e agronomo, per la produzione di Trebbiano e Montepulciano da vigne giovani”.
Si chiama Kerrias il prodotto di punta portato da Tenuta del Priore. “È un vino Montepulciano”, spiega Giammarco Cioce, responsabile commerciale, “di una vigna singola ad Atri (Teramo), con le uve raccolte a mano. Il 50 per cento del vino va in ceramica e il 50 in barrique e poi facciamo un assemblaggio. Questo permette al vino di invecchiare nel tempo, mantenendo bene il frutto”.
All’interno dello stand Villamagna doc, tra i sei produttori della denominazione, Torre Zambra ha puntato sul vino, fresco di Tre Bicchieri, il premio del Gambero Rosso, assegnato al Villamagna doc 2022. “Dopo tanti anni di sacrifici e lavoro” commenta la titolare Graziana De Cerchio, “abbiamo ottenuto questo premio, che ci riempie di orgoglio e che stimola la rete ad andare avanti con l’obiettivo di far conoscere il più possibile la nostra realtà e il territorio”.
In degustazione anche i vini pop di Sciarr-D’Alesio. “È una bellissima iniziativa”, ha detto Lanfranco D’Alesio. “L’auspicio è che Vinaria torni il prossimo anno e che partecipino anche aziende ancora più importanti. Noi siamo piccoli, ma esprimiamo il territorio”.
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