AL CORRADINO DI SVEVIA DI TAGLIACOZZO, OSTERIA E PIZZERIA IN UNA LOCATION STORICA

TAGLIACOZZO – La vista privilegiata sull’obelisco della piazza centrale, la raffinata bellezza di un locale all’interno di un palazzo storico e la qualità eccellente degli ingredienti. Siamo a Tagliacozzo (L’Aquila), al Ristorante Al Corradino di Svevia, e la gentilezza di Andreea Tanasa, la proprietaria, e la professionalità di Massimo D’Eugenio, lo chef, fanno il resto.
“Ci impegniamo ogni giorno a garantire il massimo della qualità per i nostri clienti, sia a livello di ingredienti e prodotti, sia a livello di accoglienza”, racconta Andreea. “E infatti”, prosegue Massimo, “uno dei nostri obiettivi è che il cliente esca soddisfatto e coccolato, e anche per questo abbiamo rinnovato il locale dopo averlo preso in gestione, quattro anni fa, cercando di renderlo ancora più accogliente e ‘caldo’, lasciando il nome storico, in segno di continuità”.
Quella dei Piani Palentini (conosciuta anche come battaglia di Tagliacozzo) fu infatti una battaglia storicamente molto importante, combattuta proprio in questi territori il 23 agosto 1268, tra i ghibellini di Corradino di Svevia e gli angioini guelfi di Carlo I d’Angiò. Un territorio che non dimentica la sua storia, che anzi la sa esaltare e riscoprire.
Così come ha fatto Massimo, che oltre alla passione per la cucina, talmente grande da trasformarsi in mestiere, ha anche quella per l’edilizia e il design, e che dunque ha riportato alla luce la struttura originaria del palazzo antico che ospita il suo locale: “Abbiamo dato importanza ai vecchi affreschi, che hanno colori meravigliosi, irreplicabili, e non abbiamo aggiunto altro colore, anzi a dire il vero abbiamo sottratto piuttosto che aggiungere e ci siamo divertiti a giocare soltanto con le luci puntiformi e le ombre, creando quell’atmosfera calda, di casa, di relax, che ci piaceva donare al nostro locale”.
Locale che, ci tengono a precisare Massimo e Andreaa, è un’osteria più che un ristorante, un luogo in cui il calore dell’ambiente e le ricette della tradizione – realizzate con ingredienti a km zero e di estrema qualità – facciano sentire a casa il cliente: “I formaggi vengono dal caseificio Valentini, la carne è tutta locale, di Fabiani, per quel che riguarda gli arrosticini, mentre Da Sabatino mi rifornisco per le bistecche che subiscono un ottimo lavoro di frollatura, per più di 35 giorni. La carne per gli straccetti è della Macelleria Poggetello, insomma nel nostro territorio c’è una bella rete di eccellenze e di collaborazioni per offrire qualità massima a chi ci sceglie”, continua Massimo, “e poi seguiamo la stagionalità, per garantire anche la freschezza dei prodotti. Per esempio la nostra pasta del Corradino cambia di stagione in stagione, settimana per settimana, per offrire novità anche al cliente abituale”.
E dunque gnocchi di zucca, risotti, ravioli ripieni in modi sempre diversi, ma anche piatti di punta che non cambiano e che caratterizzano il locale: le fregnacce di nonna Pia sono sicuramente il piatto che tutti vogliono provare almeno una volta. Pasta acqua e farina con base guanciale, poi pomodori e spolverata di pecorino a finire. Viene servita così, senza essere mantecata, e si lascia volutamente che sia il cliente a farlo per garantire che la croccantezza del guanciale e la purezza di tutti gli ingredienti resti intatta fino all’ultimo istante. “Teniamo moltissimo a questo piatto, è un po’ il nostro marchio, così come la pizza, realizzata con il procedimento napoletano, con doppia lievitazione di almeno 48 ore”.
Al Corradino di Svevia si utilizzano anche farine e impasti diversi, dalla solina ai semi di soia, e anche la carta dei vini è ricca e ben fornita: le etichette privilegiano cantine abruzzesi ma non solo, e la scelta dei vini è frutto di una collaborazione con la sommelier Giulia Casale e il fornitore Simone Occhiuzzi. “E poiché teniamo molto alla cantina, stiamo cominciando a collaborare anche con un altro sommelier, Thomas Casale“.
Da poco è stata realizzata, inoltre, una saletta privée, con vini a vista: uno spazio romantico all’interno del locale, ancora più intimo.
LE FOTO (di Maicol Venturini)
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