Cronaca 16 Nov 2021 09:33

CARO MATERIE PRIME: DOLCI AVEJA SFIDA IL MERCATO E MANTIENE PREZZI INALTERATI

CARO MATERIE PRIME: DOLCI AVEJA SFIDA IL MERCATO E MANTIENE PREZZI INALTERATI

L’AQUILA – Farina, zucchero, cioccolato, olii vegetali, nocciole, ma anche cartoni e imballaggi. L’ondata dei rincari sulle materie prime percorre i mercati globali e rischia di avere ripercussioni pesantissime sui listini delle piccole e medie imprese. Un salasso senza precedenti per produttori e consumatori che fanno i conti con una vera e propria emergenza economica del terziario dovuta principalmente agli effetti della pandemia e al complicato andamento meteorologico globale dell’ultimo anno.

A trainare i rincari sono lo zucchero, che registra un aumento del più 40 per cento sui prezzi internazionali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i cereali aumentati complessivamente di oltre il 20 per cento e gli oli vegetali i cui prezzi hanno raggiunto clamorosamente un più 70 per cento.

Inoltre, ad influenzare negativamente le quotazioni delle materie prime alimentari, lo straordinario andamento meteorologico dell’ultimo anno, che ha registrato pesanti gelate in Russia, il più importante produttore di grano, il caldo fuori norma e gli incendi in Canada, altro importante fornitore di cereali, la siccità di paesi come India e Brasile, massimi produttori di zucchero. Questo complesso di episodi estremi ha causato il calo delle produzioni ed acuito ancora di più le difficoltà di approvvigionamento legate alla ripresa tumultuosa dell’economia negli ultimi mesi. A questo quadro, si aggiunge l’aumento dell’energia, una delle variabili più importanti che pesa su tutta la filiera, insieme all’aumento del costo di noleggio dei container di stoccaggio dei prodotti.

Sui prodotti del settore dolciario artigianale, pesano anche l’aumento della carta e dei cartoni, soprattutto ora che il packaging sta virando verso soluzioni più sostenibili.

Come racconta a Virtù Quotidiane Claudio Calvisi, alla guida della storica azienda Dolci Aveja, insieme ai genitori Maria Teresa e Mariano che quarant’anni fa dal nulla diedero vita a quello che è oggi uno dei brand più importanti e rappresentativi della tradizione dolciaria aquilana.

“Per questo Natale”, dice, “abbiamo deciso di mantenere invariati i prezzi, nonostante gli aumenti generalizzati e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime“. Una reazione vigorosa e una mossa in controtendenza in questa tempesta economica che ricade inevitabilmente sui consumatori.

“Abbiamo avuto grandi difficoltà nel reperire il cartone per gli imballaggi e le confezioni, ritardi nelle consegne, nonostante il nostro approccio aziendale sia quello di pianificare per tempo le ordinazioni. Succede poi – denuncia Calvisi – che i fornitori riformulino i prezzi in corso d’opera, per contratti ad esempio sottoscritti mesi prima, con aumenti esorbitanti di oltre il doppio di quanto stabilito in precedenza”.

“Stiamo valutando modalità alternative di confezionamento”, spiega l’imprenditore, “per fare in modo che i nostri clienti rimangano soddisfatti, non solo per i prezzi inalterati, ma anche per le confezioni natalizie. La situazione tuttavia non è semplice, se questa speculazione generalizzata dovesse rientrare saremo ben lieti di non averla trasferita sui nostri clienti, ma se dovesse continuare saremo costretti nostro malgrado ad apportare qualche piccolo aumento con il nuovo anno”.


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