GRAN SASSO, REGIONE ABRUZZO AVVIA ITER REVISIONE VINCOLI AMBIENTALI SIC E ZPS

L’AQUILA – La Regione Abruzzo ha avviato formalmente l’iter per la ridefinizione dei perimetri delle aree Sic (sito d’interesse comunitario) e Zps (zona di protezione speciale) nel Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga, in cui i vincoli ambientali sono particolarmente rigidi e, da molti, considerati da anni ostacolo allo sviluppo turistico del comprensorio.
Ad annunciarlo oggi durante una seduta aperta del Consiglio comunale dell’Aquila, dedicata proprio al Piano del Parco, è stato il vice presidente Emanuele Imprudente, con delega ad Agricoltura, Parchi e riserve.
È del 28 gennaio scorso, infatti, una nota della Regione indirizzata al Ministero dell’Ambiente e al suo titolare, Sergio Costa, avente ad oggetto la “Comunicazione propedeutica all’avvio del procedimento di ridefinizione dei confini”.
È solo l’inizio di un processo lungo e complesso, la cui ultima parola spetta all’Unione europea, che tuttavia – ha spiegato Imprudente a margine del suo intervento in aula – potrebbe avere il via libera prima di quanto ci si aspetti qualora le variazioni dei perimetri fossero a saldo invariato, senza cioè la riduzione della superficie complessiva attuale ma solo con la ridefinizione dei confini che consenta l’inserimento di alcune aree e la fuoriuscita di altre.
La richiesta si fonda sul presunto “mancato assolvimento degli essenziali oneri di pubblicità posti a garanzia dei soggetti e degli enti locali interessati, nonché di ogni correlata forma di concertazione, tenuto conto, peraltro, che non sussisterebbe alcuna traccia negli uffici regionali (…) dell’informativa inviata al Ministero da parte della Regione con cui si comunicava che (…) avrebbe assolto all’onere della partecipazione al procedimento”, come si legge nella missiva firmata dal direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione, Elena Sico, e da Imprudente.
In buona sostanza, quando nel 2004 la Regione Abruzzo ha individuato la perimetrazione di Sic e Zps non avrebbe coinvolto la popolazione né pubblicato sul Bollettino ufficiale (Bura) i suoi propositi, come invece previsto dalla legge.
In Consiglio, stamattina, sono intervenuti Tommaso Navarra, presidente del Parco, Dino Pignatelli, presidente del Centro turistico del Gran Sasso, Fausto Tatone dell’associazione Save Gran Sasso, Ada Fiordigigli di Federalberghi e Gianluca Museo del Collegio nazionale dei maestri di sci.
L’assise, con il voto contrario di Articolo 1 e la non partecipazione al voto del Pd, ha approvato una mozione che, tra l’altro, impegna il sindaco e la giunta comunale “ad attivare le procedure per la predisposizione dei progetti per le infrastrutture utili per una maggiore fruibilità ai fini turistici e ricettivi dell’area del Gran Sasso, così da attivare le necessarie istruttorie da parte degli Enti preposti per la loro approvazione” e a “promuovere l’istituzione di un tavolo di confronto con l’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga e gli altri portatori di interesse per la definizione di poche ma chiare norme condivise, tali da rendere il Regolamento del Parco strumento agile di sicuro sostegno allo sviluppo economico e sociale del Gran Sasso”.
La mozione era firmata dai capigruppo Ersilia Lancia (Fdi), Francesco De Santis (Lega), Daniele D’Angelo (Benvenuto Presente) e Giorgio De Matteis (Fi) ed è stata integrata dagli emendamenti presentati dal gruppo “Il Passo Possibile”. (m.sig.)
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