“IL PACCO DA GIÙ”, L’IDEA ANTI-COVID DEGLI IMPRENDITORI DI VILLA SANTA LUCIA PER PROMUOVERE I PRODOTTI TIPICI LOCALI

VILLA SANTA LUCIA DEGLI ABRUZZI – Si chiama “Il Pacco da giù” e ricorda il cartone carico di prodotti tipici che le famiglie del meridione inviavano a figli, studenti e lavoratori fuori sede, emigrati verso il nord Italia alla ricerca di nuove opportunità.
L’idea del “canestro” con le peculiarità gastronomiche del territorio è degli imprenditori locali di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, il piccolo comune distante una cinquantina di chilometri dal capoluogo di regione, tra il Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga e la valle del fiume Tirino.
Durante i mesi più bui della pandemia, quando il futuro sembrava incerto per tutti, residenti e imprenditori di Villa Santa Lucia, si sono chiesti cosa si sarebbe potuto fare alla fine dell’emergenza per risollevare le sorti di in un territorio che, già nella realtà ordinaria, arranca e resiste a fronte di uno spopolamento che riguarda tanti altri piccoli comuni dell’entroterra abruzzese.
E poi l’idea, “quella che era lì a portata di mano forse da sempre, quel fare fronte comune con le aziende esistenti e resilienti del territorio. È così che il pacco ha preso forma: il formaggio pecorino dell’Azienda Cherubini, l’olio Evo Angelo Salvati, i tartufi di Lucio Berlingeri, i biscotti al Montepulciano della I Sapori del Grano Srls di Maria Palozzo e Diego Di Cristofaro, il vino Montepulciano dell’azienda Giustini” raccontano i protagonisti.
Prodotti con profumi e sapori che evocano l’asperità e nello stesso tempo la dolcezza delle montagne che circondano Villa Santa Lucia. Se durante questo periodo è difficile quanto improbabile che le persone, soprattutto all’estero, possano raggiungere il territorio e di conseguenza le aziende, saranno queste ultime, unite, a raggiungere gli acquirenti.
“L’offerta – fanno sapere – prevede anche l’accoglienza nei b&b della zona, Bacca Blu di Francesca D’Anastasio, Civico 25 di Alessandra e Antonio Giustini e Storie d’Abruzzo di Stefano Mucciante e Antonella Colantonio, con i voucher utilizzabili nei mesi a venire insieme al libro La Valle del Tirino nelle cartoline d’epoca a disposizione di ogni visitatore”.
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