“IL PICCOLO TIBET”, IL B&B AI PIEDI DEL GRAN SASSO CHE CREA SINERGIE PER IL RILANCIO DEL TURISMO

L’AQUILA – Se è vero che si apprezzano le cose solo quando le abbiamo perdute, allo stesso modo, per chi viaggia, e lo fa di professione, conoscere nuovi posti, popoli e culture diversi può far riapprezzare luoghi, odori e sapori delle proprie origini. Da lì la voglia di tornare, riprendendo vecchi progetti per trasformarli in solide realtà.
È ciò che è successo a Stefano Chiaravalle, che ha aperto nel 2017 nella frazione aquilana di Paganica, ai piedi del Gran Sasso, il bed & breakfast “Il Piccolo Tibet”, nome ripreso dalla definizione che l’alpinista Fosco Maraini diede della montagna regina degli appennini.
“Lavoro da anni nel settore, sia per catene alberghiere internazionali che come tour operator”, racconta a Vq. “Col tempo è cresciuto il desiderio di realizzare una piccola struttura turistica nella mia città, soprattutto da dopo il terremoto del 2009. Sono contento di aver avuto l’opportunità di realizzarlo e orgoglioso di vedere l’entusiasmo degli ospiti a vivere una vera esperienza e visitare questo territorio, ancora troppo poco pubblicizzato”.
Calore, colori e accoglienza sono gli ingredienti principali di una struttura pensata per offrire un’esperienza totalizzante all’ospite, con l’idea di un “sistema turismo” che coinvolga attivamente i diversi attori della filiera locale.
“Vogliamo offrire esperienze totalizzanti ai nostri ospiti; qui diamo info, organizziamo tour, collaboriamo con tante associazioni e attività di ristorazione. Il progetto era quello di promuovere il territorio e dare un supporto alla mia terra, contribuendo a sviluppare il settore turistico”.
Protagoniste del “Piccolo Tibet” le due suite apartment indipendenti, “Stella Alpina” e “Abete Bianco”, appartamenti con sette posti letto, bagno, living room e angolo cottura dotato di tutti i comfort, con vista sull’antico castello di Paganica e la Valle dell’Aterno, connubio tra storia e natura che è sintesi ideale dei paesaggi abruzzesi, e ricca di oggetti restaurati e convertiti in moderni oggetti di design.
Nonostante la pandemia, il “Piccolo Tibet” ha raccolto ottimi numeri di visitatori nelle ultime due annate, e non vuole accennare a fermarsi, continuando a puntare su un’intensa attività di promozione sui social: “Ci sono altre idee che spero possano realizzarsi, con l’intento di vedere sempre più turisti, viaggiatori, famiglie, che possano venire a conoscere quest’area e “riportare in valigia” le bellezze che gli ha regalato il territorio, i ricordi di queste montagne e “sentire” sulla pelle l’aria fresca del Gran Sasso”.
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