LOCKDOWN ALLE 18, IL COMMERCIO DI PESCARA PRONTO ALLA MOBILITAZIONE

PESCARA – Pescara Viva scende in piazza. L’associazione che riunisce una cinquantina tra ristoranti e cocktail bar, concentrati tra piazza Muzii e Pescara vecchia, ha indetto una manifestazione per mercoledì pomeriggio (28 ottobre) alle 18.
Ristoratori, titolari di cocktail bar, ma anche proprietari di palestre e piscine, si ritroveranno in piazza Salotto per dire no alle misure anti contagio previste nell’ultimo Dpcm che fino al 24 novembre impongono a bar, pizzerie, ristoranti e pasticcerie di chiudere alle 18 (consentendo solo asporto e consegna a domicilio), e a centri benessere, palestre, piscine e centri termali di stare chiusi del tutto.
“Scendo in piazza con la mascherina; scendo in piazza per il diritto al lavoro; scendo in piazza perché sono stanco delle continue restrizioni di orario alla mia attività, del regime militare a cui viene costantemente sottoposta la mia zona e la mia attività, stanco dei folli divieti”, si legge sui social, nell’evento organizzato per la mobilitazione.
“Scendo in piazza perché mi avete fatto spendere soldi in attrezzature, igienizzanti, tavoli e poi mi chiudete, scendo in piazza perché ho diritto di lavorare e mantenere i miei figli; scendo in piazza perché nessuna attività lavorativa può essere considerata superflua; scendo in piazza perché dopo il primo lockdown non ho praticamente ricevuto aiuti; scendo in piazza per la mia famiglia; scendo in piazza per il diritto allo sport, perché lo sport è salute. Scendo in piazza perché il lavoro è la mia vita. Scendo in piazza per dire basta”.
L’associazione annuncia anche le richieste indirizzate al Governo e che prevedono: la sospensione dei canoni di locazione (cessione del credito d’imposta direttamente ai locatari); l’azzeramento dei costi fissi di tutte le utenze; la pace fiscale e l’azzeramento di tutte le tasse e imposte sia locali e nazionali e infine, aiuti economici agli imprenditori per superare il periodo di chiusura.
Insieme a Pescara Viva è schierata Confartigianato Pescara che ha promosso l’invito ad aderire alla manifestazione “alle altre associazioni e tutti i soggetti interessati ad aderire. Chiediamo alla politica locale, dal Comune alla Regione, di supportarci e di rappresentare le nostre istanze al Governo centrale. Indispensabile, considerato che ci sarà un’esplosione delle consegne a domicilio, prevedere controlli rigidissimi sul settore dei riders e del delivery, per evitare prevedibili forme di lavoro nero e di sfruttamento. Siamo tutti consapevoli di dover frenare l’onda dei contagi e della necessità di salvare quante più vite possibili, ma bisogna anche evitare che la crisi, nei prossimi mesi – concludono Pescara Viva e Confartigianato – possa avere conseguenze ancora più drammatiche dell’emergenza sanitaria in atto”.
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