Cronaca 11 Feb 2025 14:39

Mieli da oscar e salvaguardia delle api, le novità green di Apicoltura Luca Finocchio al Taste di Firenze

FIRENZE – “Piantiamo fiori, salviamo api”, è il nome della box che contiene vasetti di miele e che è destinata alla nascita di tanti altri fiori di campo potendola non solo riciclare ma addirittura direttamente piantare, essendoci i semi al suo interno. È una delle ultimissime novità a impatto zero che l’Apicoltura Luca Finocchio di Tornareccio (Chieti) ha presentato alla 18esima edizione del Taste di Firenze, il salone che Pitti Immagine dedica al food in tutte le sue forme.

“Nella nuova box abbiamo inserito 4 gusti di miele differenti, espressione della nostra apicoltura nomade, dalla delicatezza dell’acacia al floreale dell’arancio, dallo speziato del coriandolo al neutro del millefiori, e la presentiamo oggi ai buyer in vista delle feste primaverili”, racconta Fabiana Finocchio. “Vogliamo comunicare la nostra mission e dare uno stimolo ai consumatori più attenti che ci hanno chiesto come fare ad aiutare le api a sopravvivere, in questo modo anche loro potranno dare un contributo oltre a sostenere noi apicoltori”.

L’azienda abruzzese da oltre 50 anni alleva api e produce e trasforma il miele seguendo la pratica del nomadismo, per cui si caratterizza e che le consente di ottenere una vasta varietà di mieli.

“Apicoltura nomade vuol dire che fisicamente spostiamo le api da una parte all’altra dell’Italia, toccando circa sette regioni dalle Marche alla Basilicata, cercando le varie fioriture e riuscendo a produrre le nostre 15 tipologie di miele. Siamo produttori ma il nostro lavoro ci consente di aiutare l’ambiente e questo per noi è molto bello”, racconta Luca Finocchio.

Oltre alla box regalo anche vasetti a forma di orsetto, per omaggiare l’animale simbolo dell’Abruzzo, ricolmi di miele o di frutta secca immersa nel miele: “Con queste novità cerchiamo di far fronte all’attuale situazione problematica del cambiamento climatico che disorienta le api, facendo trovare loro, invece, ancora fiori di campo a disposizione così da salvaguardarle”, prosegue l’apicoltore.

Per l’azienda, poi, il 2024 ha segnato la conquista di prestigiosi premi ottenuti in contest internazionali e nazionali, come il concorso “Ape d’oro” di Lazise (Verona), nel quale il miele di arancio è stato riconosciuto tra i migliori; e nel “Grandi mieli d’Italia” a Castel San Pietro Terme (Bologna) che ha premiato con il punteggio massimo delle Tre gocce d’oro il miele di coriandolo.

pubbliredazionale

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