Peronospora (ma non solo), Lollobrigida firma decreto per stato di calamità naturale in Abruzzo
ROMA – Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha annunciato oggi la firma da parte del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida del decreto che riconosce lo stato di calamità naturale per l’agricoltura abruzzese, colpita dagli effetti del maltempo del 2023 a partire dalla peronospora che ha annientato la produzione vinicola in vaste aree della regione.
L’annuncio è stato dato a margine della riunione tenutasi al Ministero a Roma, alla presenza dello stesso ministro, del sottosegretario Luigi D’Eramo, del vice presidente della Regione Abruzzo e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, oltre a numerosi rappresentanti del settore agricolo abruzzese a partire da Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo.
Il decreto, come spiegato da Marsilio, “è il risultato di un accurato lavoro di documentazione fornita dalla Regione Abruzzo al Ministero. Questo riconosce ufficialmente lo stato di calamità naturale, un passo cruciale per attivare le misure di supporto necessarie agli agricoltori colpiti”.
Tra i dettagli anticipati, Marsilio ha specificato che il decreto “sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro 15 giorni. Seguiranno 45 giorni nei quali le aziende agricole potranno presentare all’Agea la documentazione necessaria per la richiesta di risarcimento dei danni. Importante è anche la misura che prevede due anni di sospensione dei mutui per le aziende coinvolte, un sollievo significativo per il settore”.
Marsilio anche ha evidenziato un’importante decisione: “Il decreto esenta gli aiuti previsti dalla notifica all’Unione europea per gli aiuti di Stato. Questo evita una lunga negoziazione con la Commissione europea, permettendo un intervento più rapido e diretto dallo Stato italiano”.
Per questo, Marsilio ha giudicato questo intervento “tempestivo, efficace e importante” e ha infine annunciato che “i criteri per il risarcimento terranno conto dell’incidenza del danno sul territorio, riconoscendo l’Abruzzo come la regione più colpita in Italia dalla peronospora, e quindi destinataria della maggior quota dei fondi per il risarcimento”.
Soddisfatto ma cauto Nicodemi, che a Virtù Quotidiane ha spiegato come ora servano però i soldi.
“Ricordiamo che gli eventi calamitosi di maggio-giugno hanno causato danni significativi, portando a una devastante diffusione di infezioni da peronospora della vite e riducendo le produzioni al 30% delle potenzialità”, ha ricordato la Confederazione italiana degli agricoltori (Cia). “Il danno economico è stato stimato a oltre 200 milioni di euro, mettendo a rischio il reddito e la sussistenza delle aziende agricole coinvolte”.
Ha espresso soddisfazione Coldiretti Abruzzo che ha partecipato all’incontro col ministro con il direttore Roberto Rampazzo e il referente nazionale del settore vitivinicolo Domenico Bosco.
“Il 2023 è stato un anno terribile per l’agricoltura regionale – commenta Rampazzo in una nota – la viticoltura in particolare ha subito danni irreparabili che hanno compromesso gran parte del raccolto, in alcune province addirittura la totalità. L’emanazione del decreto costituisce una boccata di ossigeno fortemente voluta da Coldiretti, in considerazione del periodo storico di crisi e dell’importanza strategica del valore dell’agroalimentare e del settore vitivinicolo in una regione a forte vocazione agricola come l’Abruzzo”.
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