Cronaca 16 Set 2024 07:39

Piani della sicurezza e igiene alimentare, due aspetti indispensabili (e spesso ignorati) per la buona riuscita di un evento

Piani della sicurezza e igiene alimentare, due aspetti indispensabili (e spesso ignorati) per la buona riuscita di un evento

L’AQUILA – Ogni fase dell’organizzazione in un evento, che sia “una degustazione piuttosto che una fiera agricola, deve rispettare determinati standard”. La sicurezza e l’igiene alimentare sono due aspetti indispensabili, “fondamentali per tutelare i clienti e, nello stesso tempo, valorizzare il lavoro di chi opera nel settore”, troppo spesso trascurati dagli organizzatori che non predispongono neppure il Piano della sicurezza oppure lo fanno in modo superficiale e carente.

Ne abbiamo parlato con Fabio Di Bartolomeo, consulente esperto in sicurezza e igiene sul lavoro.

La qualità del prodotto è solo uno degli aspetti necessari alla buona riuscita di questo genere di iniziative, che non può assolutamente prescindere, sottolinea l’esperto, dal rispetto della normativa.

Devono essere garantiti il servizio prevenzione incendi e di primo soccorso, con “un’ambulanza, due soccorritori e due addetti antincendio. Abbiamo, poi, un piano di emergenza ed evacuazione redatto per l’evento pubblico”. Fabio Di Bartolomeo e il suo staff seguono, inoltre, la normativa relativa alla sicurezza alimentare. I pareri favorevoli di Asl e Suap (lo sportello unico delle attività produttive dei Comuni) sono “indispensabili per poter partire. Prima di ogni cosa, dietro le quinte deve esserci un tecnico”.

L’aspetto legato alla sicurezza alimentare è particolarmente importante per il pubblico. “È una tutela per la salute delle persone. Oggi ci sono tante allergie, ci sono intolleranze alimentari. Se le regole non vengono rispettate a dovere, si rischiano intossicazioni alimentari, si può rischiare di andare in shock anafilattico a causa della contaminazione degli alimenti. La presenza di un addetto al pronto soccorso è necessaria per scongiurare tutto questo: gli interventi devono essere immediati”.

Indispensabili anche i controlli sulle modalità di allestimento. “Comunichiamo alle Asl una planimetria e una relazione in cui vengono descritte le attività previste, le misure igieniche che devono essere adottate affinché non ci siano contaminazioni di alimenti, le attrezzature da utilizzare per la preparazione alimentare, le modalità di esecuzione del lavaggio”.

La presenza di un addetto antincendio, infine, oltre ad assicurare un pronto intervento in caso di un principio di incendio per impedirne la propagazione, consente di “attuare tutte le misure di emergenza per far in modo che le persone escano in maniera ordinata. Gestisce, inoltre, il panico delle persone: c’è anche chi dalla paura si paralizza e rimane bloccato, chi inciampa e cade. È una misura di sicurezza importante”.

Ma cosa accadrebbe a chi non rispettasse la normativa? “Il mancato adempimento di queste norme darebbe spazio a sanzioni di decine di migliaia di euro per i datori di lavoro; stiamo parlando dei requisiti minimi e obbligatori per legge per tenere aperta un’attività imprenditoriale. Inoltre, proprio per far adeguare tutti i datori di lavoro delle imprese, è uscita una nota prot. n. 724 del 30 ottobre 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che mette alla luce la rivalutazione delle sanzioni del 15,9%”.

L’invito, dunque, è: fare della sicurezza e dell’igiene alimentare “una priorità assoluta. Non si tratta solo di rispettare le leggi, ma di creare un ambiente in cui i clienti possano sentirsi accolti e protetti. Investire nella sicurezza e nell’igiene alimentare non è solo un dovere, ma un’opportunità per distinguersi e guadagnare la fiducia dei clienti, ma soprattutto per espandersi e conquistare nuove fette di mercato”.

Di Bartolomeo, con il suo staff segue alcune importanti manifestazioni di piazza, tra cui Abruzzo in Bolla, organizzata e promossa proprio da Virtù Quotidiane, dietro alle quali c’è un importante lavoro di redazione del Pee (Piano di emergenza ed evacuazione) e conseguenti adempimenti, non solo di carattere igienico-sanitario appunto, troppo spesso trascurati o addirittura ignorati da chi organizza eventi aperti al pubblico.


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