UN “SENTIERO DEI PARCHI” COME IL CAMMINO DI SANTIAGO, ABRUZZO ENTUSIASTA

ROMA – Un “Sentiero dei Parchi” che attraversa i principali parchi italiani, con un “passaporto” che attesta le tappe fatte, come nel Cammino di Santiago.
È l’idea alla quale sta lavorando il Ministero dell’Ambiente insieme al Club Alpino Italiano. Lo ha rivelato il ministro, Sergio Costa (M5S), nel corso di un forum su Facebook sulla Giornata mondiale della biodiversità.
“Stiamo definendo un protocollo d’intesa col Cai, che è presente in tutta Italia con 320.000 volontari – ha spiegato Costa – . Il Club alpino ci aiuta ad immaginare un Sentiero dei Parchi su tutti i sentieri dei parchi nazionali. Sarà una iniziativa che permetterà ai cittadini di godere della natura attraverso l’ecoturismo. Ci sarà un ‘passaporto dei parchi’, a cura del Ministero dell’Ambiente, e alla fine del percorso ci sarà un riconoscimento. È una iniziativa che imita un po’ il Cammino di Santiago”.
Euforiche le reazioni di due dei principali Parchi nazionali abruzzesi.
“Bellissima iniziativa che darà ulteriore impulso e possibilità di azione ai nostri territori”, dice il presidente del Parco nazionale del Gran Sasso Tommaso Navarra ricordando come “il Parco già nel 2017 aveva adottato e implementato con uno specifico finanziamento del ministero il passaporto del Parco nazionale siamo stati i primi a livello italiano a farlo e adottarlo nell’ambito di una progettualità più ampia, che abbiamo chiamato ‘Riscossa’, all’esito del sisma 2016 che aveva colpito Amatrice e con finanziamento 150.000 euro”.
“Abbiamo ipotizzato che lo strumento di colloquio per la riapertura dei nostri territori potesse essere questa splendida iniziativa del passaporto: è chiaro che ci candidiamo nell’Italia a rappresentare quella possibilità di collegamento anche con l’altro sentiero che il collegherà Roma fino alla Basilica di Collemaggio L’Aquila, per una trasversalità di transumanza orizzontale”, aggiunge.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore del Parco nazionale della Majella, Luciano Di Martino: “Noi siamo prontissimi, non pronti – afferma – . La Maiella con la sua storia millenaria di sentieri offre tutto quello che si vuole” .
La Maiella ha il “Sentiero dello Spirito” (73 km), uno dei grandi trekking del Parco, il viaggio sulle tracce dell’eremita Pietro Da Morrone, futuro Papa Celestino V, che scelse proprio i luoghi più remoti della Majella per il suo percorso di fede. A questo si aggiunge “Il Sentiero del Parco” (83 km), che tocca le tre grandi montagne del Parco: il Morrone, la Majella e il Porrara.
Poi “Il Sentiero della Libertà”, che va da Sulmona a Palena, ripercorre strade sterrate e facili mulattiere che furono utilizzate sul finire della II Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, dai reclusi in fuga dal campo di prigionia tedesco di Fonte d’Amore (Sulmona): anglo-americani, ma anche sudafricani e neozelandesi, che cercavano la salvezza, guidati dai partigiani verso i territori già liberati dagli Alleati.
Il Sentiero delle Capanne in pietra interessa i territori comunali di Serramonacesca, Lettomanoppello, Roccamorice, Abbateggio, Caramanico Terme, Pacentro, Lama dei Peligni, ed è stato disegnato per permettere di visitare la gran parte dei principali complessi agro-pastorali in pietra a secco del versante settentrionale della Majella.
Si chiude con il “Il Sentiero dei briganti”, sui luoghi della Majella interessati dal fenomeno: rivolte, assalti, scontri del periodo 1860-1871.
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