Alla scoperta del castello di Preturo, una passeggiata archeologica e comunitaria
di Giorgia Roca
L’AQUILA – La valorizzazione del territorio passa anche per il recupero dei beni archeologici che possono diventare a tutti gli effetti meta di turisti innescando uno sviluppo diffuso. Per questo l’Amministrazione del dominio collettivo di uso civico (Aduc) di Preturo sta da tempo portando avanti, insieme all’Università dell’Aquila, una campagna di scavi archeologici che sta riportando alla luce l’antico castello sul monte che sovrasta il paese.
Domenica una passeggiata aperta al pubblico ha fatto avvicinare chiunque volesse ai resti dell’antico insediamento risalente al X secolo d.C., guidati dal professore di Archeologia medievale Alfonso Forgione dell’Ateneo i partecipanti hanno anche avuto modo di scoprire alcuni pannelli informativi – realizzati dal docente di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti Carlo Nannicola e dall’illustratrice Laura Cataldi – e un cannocchiale panoramico, appena installati lungo il percorso di circa 1 km che dalla base della Chiesa di San Pietro a Preturo conduce alla sommità dell’area archeologica, da dove ben si intuisce come il castello dominasse l’intera e vasta zona che va dal sito di Amiternum, alla città dell’Aquila, compresa l’intera vallata caratterizzata dalla presenza di altri castelli dell’epoca.
L’intervento, iniziato circa un anno fa e non ancora concluso, è finanziato dall’Aduc di Preturo, guidato da Antonio Nardantonio, in collaborazione con la Soprintendenza.
La comunità locale, alla quale l’evento è sato principalmente rivolto per la sua rilevanza e divulgazione, ha dimostrato partecipazione e interesse sia nell’apprendere aspetti più tecnici che nel constatare la compresenza del lavoro contadino e comunitario nello stesso sito.
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