CANTIERI DELL’IMMAGINARIO, DE AMICIS PRESENTA L’EDIZIONE 2022: L’IDENTITÀ VIENE PRIMA DEL MAINSTREAM
L’AQUILA – Tra gli ospiti attori come Vanessa Gravina, Francesco Cicchella, Neri Marcoré, Graziano Piazza, Daniela Giovanetti. Straordinari danzatori del calibro di Francesca La Cava e Sergio Bernal, primo ballerino del Balletto nazionale di Spagna. Musicisti come Enzo Avitabile, Peppe Servillo Michele Bravi, Sergio Caputo, Tiromancino, Mario Biondi, Malika Ayane, Noemi. Anche quest’anno, il cartellone dei Cantieri dell’Immaginario, in programma da lunedì prossimo, 18 luglio, a domenica 7 agosto, offre uno spaccato mainstream niente male.
Ma la forza della kermesse, diretta dal 2018 dal maestro Leonardo De Amicis, sta nel trait d’union che lega le principali istituzioni cittadine (Società aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, Gruppo E-Motion, Istituzione sinfonica Abruzzese, I Solisti Aquilani, Teatro dei 99, Teatro Zeta, con il coordinamento del Teatro Stabile d’Abruzzo e il coinvolgimento del Conservatorio “Casella”) e ben 11 compagnie ed associazioni teatrali.
“L’obiettivo”, spiega De Amicis, “è quello di dare un’identità ai cantieri Oltre l’Identità è il titolo dell’edizione di quest’anno, pur in accordo con tutte le associazioni culturali della città. Perché i Cantieri dell’Immaginario è formato dalle proposte che arrivano dalle associazioni Fus, poi filtrate e rivedute e concordate col direttore artistico che sono io: dove c’è qualcosa che va bene prendiamo quello, dove c’è da intervenire cambiamo e ripensiamo”.
Maestro De Amicis, qual è l’approccio giusto a un cartellone variegato come quello dei Cantieri?
I nomi ‘mainstream’ servono perché sono un po’ lo specchio del nostro tempo, le cose che funzionano piacciono a tutti, ma qui c’è da portare avanti un linguaggio, un multistrato culturale, una trasversalità che è un po’ quello che io ho sempre voluto. In ogni caso, l’obiettivo è quello di riportare la cultura a tutti i livelli e non soltanto ad alcuni livelli. Alle ‘associazioni Fus’ abbiamo chiesto di aiutare e assorbire quei progetti che ancora non riescono a superare questo step del Fus ma effettivamente hanno delle buone programmazioni e dei buoni prodotti. Il Tsa ne assorbe tantissime e siamo felici di rimetterli in cartellone.
Una strategia che è anche nella scelta degli eventi di apertura e chiusura del festival.
La scelta è una scelta di posizionamento. Abbiamo scelto di aprire con grande anteprima, su testo di Umberto Eco con una produzione del Tsa che è fiore all’occhiello della cultura all’Aquila, in Abruzzo ma anche in Italia. Parliamo dello spettacolo di Giuseppe Dipasquale dal titolo “La misteriosa fiamma della regina Loana”. Chiudiamo invece in modo abbastanza popolare con un concerto promosso dalla Società Barattelli con Noemi, all’interno di questi due pilastri troviamo tante cose: la grande danza, la musica classica, penso a Igor Stravinsky o Dmitri Shostakovich, Neri Marcorè, ma anche alla grande programmazione per le famiglie e per i bambini.
I Cantieri ci avvicinano lentamente, ma anche “inesorabilmente” all’appuntamento principale dell’estate cittadina: la Perdonanza che quest’anno vedrà la presenza di Papa francesco. Immagino ci sia grande aspettativa anche al percorso culturale che precede e affianca la presenza del pontefice.
La Perdonanza segue lo stesso percorso identitario dei Cantieri, della Perdonanza scritta e riportata nelle braccia degli aquilani. Un percorso condiviso, perché è così che deve essere. Non siamo mai noi sul palco e il pubblico giù ad ascoltare. Mi piace condividere la parte artistica con le realtà locali. Quest’anno è un anno eccezionale, di un grande riconoscimento. Per la prima volta un Papa, dopo 728 anni aprirà la Porta Santa e quindi sarà sicuramente un appuntamento esclusivo e straordinario.
Sostieni Virtù Quotidiane
Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.