Cultura 05 Set 2023 07:30

L’Aquila come meta di Panorama Italics, la mostra diffusa che dialogherà dal 7 settembre in città e per la città

L’Aquila come meta di Panorama Italics, la mostra diffusa che dialogherà dal 7 settembre in città e per la città

L’AQUILA – La città dell’Aquila per quattro giorni diventa teatro della mostra diffusa itinerante dal nome Panorama L’Aquila, per portare l’arte e gli artisti nei luoghi della città, curata dalla critica dell’arte Cristiana Perrella e organizzata dalla rete istituzionale di gallerie d’arte attive italiane consorziate in Italics, progetto che dal 2020 ha inteso sviluppare nuove modalità di incontro culturale.

Ed ecco che dal 7 al 10 settembre in 20 sedi espositive si potranno ammirare le opere di oltre 60 artisti affermati nel panorama italiano ed internazionale, artisti mid career e artisti emergenti in un connubio di arte, antichità, architettura e contemporaneo con il territorio e le comunità che lo abitano. Ma non solo, sarà possibile partecipare anche ad eventi, proiezioni, incontri, presentazioni e talk, tutti accomunati da due elementi principali, la diversità e il dialogo, quest’ultimo inteso come quello con i luoghi ma anche tra le opere attraverso i secoli.

Accostandosi di più al progetto della terza edizione si può trovare un senso ancora più profondo tra la città dell’Aquila e il tema di introduzione alla mostra, ruotando questo attorno alla parola wit(h)nessing, vale a dire testimonianza che diventa memoria mediante la comunità, grazie a quella “h” che unisce e tiene insieme, secondo l’artista e psicoanalista Bracha L. Ettinger che l’ha coniata.

L’idea iniziale del consorzio di gallerie artistiche Italics è stata quella di mettere insieme le principali gallerie italiane d’arte contemporanea, moderna e antica per raccontare virtualmente l’Italia attraverso la conoscenza dei galleristi acquisita negli anni. Il dialogo così stabilito tra gallerie è sfociato poi in una vera e propria mostra annuale per descrivere la penisola ricorrendo all’arte: inaugurata nel 2021 a Procida, l’anno successivo è stata la volta di Monopoli e, per quest’anno, la città favorita è L’Aquila.

Alla base del criterio di scelta delle sedi vi è la volontà di rimanere lontani da città più in voga dal punto di vista dell’immaginario collettivo nazionale ed internazionale e, seppur L’Aquila – al contrario delle precedenti – rappresenti un unicum, essendo una città monumentale ricca di storia con alle spalle una lunga tradizione di istituzioni culturali, è stata selezionata proprio per questa sua caratterizzazione.

“C’era il desiderio di aprire Panorama a possibilità diverse, e la città dell’Aquila col suo tessuto culturale è capace di attrarre persone da tutta Italia, per noi è stata l’occasione per lavorare con epoche diverse e far vedere anche la sua ritrovata bellezza, data dall’enorme sforzo della ricostruzione. Inoltre, mi interessava moltissimo capire dove tornasse la vita quotidiana nel centro storico perché sono soprattutto le persone a fare una città, e mettere in luce gli altri strati di cui è composta e non solo quello della ferita del terremoto 2009”, spiega la curatrice Cristiana Perrella a Virtù Quotidiane.

Un lavoro complesso, avviato da ottobre 2022 con una prima ricognizione di 94 siti complessivi per giungere a vagliarne 20, per la maggior parte privati. Inoltre, la particolarità dell’edizione 2023 risiede nel fatto che molti artisti hanno desiderato misurarsi con L’Aquila, creando delle opere d’arte dedicate alla città stessa e all’Abruzzo.

Determinante la selezione dei luoghi  anche per avvicinare il maggior numero di persone, instillare in loro una giusta dose di curiosità per tentare di provocare un effetto a catena verso un approccio artistico inaspettato: “lavorare in uno spazio pubblico come in un esercizio commerciale prevede che chiunque possa imbattersi nell’arte, attraverso un incontro del tutto imprevedibile, al contrario di quanto accade recandosi in un museo, perciò – da un lato – agli artisti sono richieste una responsabilità e una sensibilità maggiori, evitando inutili provocazioni e – dall’altro – può essere una grande ricchezza perché si possono attivare nuove ricerche da parte delle persone”, prosegue Cristiana Perrella.

Panorama L’Aquila è, peraltro, realizzata con il sostegno del Comune dell’Aquila e con il patrocinio dell’Unesco e del Ministero della Cultura, con il supporto di Belmond come main partner e Masciarelli tenute agricole come sponsor tecnico. Le sedi nelle quali si svolge sono: Caffè Fratelli Nurzia, Casino delle Delizie Branconio, Castello Cinquecentesco (Ponte e Sala del Mammut), cielo sopra L’Aquila, Corte dei Conti, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, Førma Bakery, Largo Tunisia, la Libreria Polarville, MAXXI L’Aquila (Project Room e Cortile), negozio sfitto di via Roio 29, Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri De Nardis, Palazzetto dei Nobili, Palazzo Cappa Cappelli (Chiostro), Palazzo Nardis, Palazzo Rivera, Santa Margherita in Forcella, negozio di dischi Sound Garden, Stile Novecento di Diego Marchetti, Studio Marcello Mariani.

Nate per l’occasione collaborazioni con istituzioni cittadine come il MAXXI L’Aquila, la Fondazione Giorgio de Marchis, il MuNDA Museo Nazionale d’Abruzzo – Castello Cinquecentesco, il Conservatorio statale di Musica “Alfredo Casella”, l’Accademia di Belle Arti L’Aquila, con il Convitto nazionale “Domenico Cotugno”, e con la manifestazione Jazz Italiano per le terre del sisma.

“Per me è importante ringraziare i cittadini perché sono proprio le persone che ci hanno aperto i loro spazi mettendoli a nostra disposizione. Ho cercato di lavorare rendendo ogni occasione buona per raccontare un tassello della storia molto complessa e viva dell’Aquila; ad esempio, nella Fondazione Giorgio de Marchis abbiamo ricreato una interessante triangolazione con l’opera di Giacomo Balla che vi sarà esposta, in relazione allo stesso Giorgio de Marchis che nel 1971, allora direttore della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, si occupò della mostra del centenario di Balla, e a Fabio Mauri, docente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila con la quale realizzò Gran serata futurista debuttando al Teatro Comunale dell’Aquila nel 1980”, conclude Perrella.

L’agenda completa della mostra è online sul sito www.italics.art.

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