L’Aquila riabbraccia Gino Marotta, alfiere della modernità con il suo Eden blu in mostra all’Emiciclo
di Giorgia Roca

L’AQUILA – Un legame che va oltre il tempo e si rinforza, laddove ce ne fosse bisogno, tra l’artista contemporaneo Gino Marotta e la città dell’Aquila, che da domani, 6 settembre, ospiterà nel Palazzo dell’Emiciclo Gino Marotta/Eden blu, la mostra a lui dedicata, realizzata dalla associazione MU6 Ets nelle persone di Germana Galli e Antonella Muzi, e curata dai professori Laura Cherubini e Giacinto Di Pietrantonio.
Presentata stamattina nella sala Fabiani dello stesso Palazzo dell’Emiciclo, l’esposizione verrà inaugurata domani alle 18,00 e resterà aperta fino al 21 settembre nella sala centrale del Consiglio regionale d’Abruzzo in via Iacobucci, 4. Il visitatore potrà ammirare delle opere iconiche in metacrilato blu, alberi e animali che ripropongono un Eden ideale, un giardino artificiale che invita a riflettere sul mondo della natura e dell’industria.
Infatti, Marotta è ricordato per essere stato un artista con anche una particolare attenzione all’ambiente e una grande cultura di impresa, capace di esprimersi con molteplici mezzi – pittura, scultura, architettura – trovando la materia adatta alla sua immaginazione nel metacrilato trasparente.
“Gino Marotta per tutta la vita si rifà alla metafisica e al futurismo, i suoi lavori in metacrilato sono una ricostruzione fantastica e artificiale di un universo naturale. Può giovarsi, infatti, del carattere intrinseco dello stesso materiale, ossia la trasparenza e inserirà poi la luce industriale derivante dal rapporto con l’azienda Guzzini”, spiega la professoressa e curatrice Laura Cherubini.
Nella vasta costellazione biografica e di progetti artistici di Gino Marotta si può evidenziare, tra l’altro, l’aver contribuito all’ideazione di alcune tra le mostre più significative dell’arte italiana contemporanea, alla direzione dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, e l’essersi dedicato al rapporto tra natura e artificio, espressione della mostra in questione.
“Negli anni Sessanta in Italia c’era la tendenza dell’arte di avanguardia di trovare materiali nuovi, come nel caso del metacrilato per Marotta: un materiale moderno che però egli declina in una figurazione antica, mettendo insieme tradizione e innovazione. La mostra è stata chiamata Eden blu per sottolineare il suo rapporto con la natura, attraverso l’uso di un materiale indistruttibile, infatti, gli animali vengono resi eterni come nel paradiso”, rivela il professore e curatore Giacinto Di Pietrantonio.
Inoltre, l’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo, che organizza la mostra, dal 2005 ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle realtà museali e culturali del territorio e di diffondere l’immagine di una regione in evoluzione, attenta alle spinte culturali passate e contemporanee, tenendo in considerazione l’ambiente, la produttività consapevole, l’innovazione, la formazione lungo tutto l’arco della vita, e la ricerca.
“Noi lavoriamo da quasi vent’anni per cercare di diffondere la cultura del contemporaneo e la creatività del presente attraverso progetti di valorizzazione ed espositivi, e questa mostra ne è un esempio unico. Abbiamo deciso di rendere omaggio ad un artista che ha lasciato una traccia significativa nell’arte italiana e che ha avuto un rapporto lungo e fecondo con L’Aquila. Ci auguriamo che la mostra venga visitata da tante persone, vogliamo permettere ai visitatori di entrare in contatto con queste opere d’arte straordinarie”, ammette la storica dell’arte Antonella Muzi.
La mostra è sostenuta dal Consiglio Regionale d’Abruzzo, dalla Fondazione Carispaq, da Ance L’Aquila e da Farmanatura, con il patrocinio del Comune dell’Aquila.
“Per noi è un orgoglio e un vanto ospitare questa mostra nella Sala centrale del Palazzo dell’Emiciclo, ancora di più perché questo Palazzo vuole aprirsi alla contaminazione e vivere attraverso l’arte e la cultura per dare qualcosa in più al nostro territorio. Questa di Gino Marotta è la mostra più importante che abbiamo ospitato quest’anno perché è una mostra internazionale e rappresenta un suo ritorno a casa, essendo stato per molti anni direttore dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila”, afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo.
“L’Ance”, dice il presidente Gianni Frattale, “è stata e sarà sempre vicino ad iniziative culturali, sportive e sociali, l’Ance L’aquila è orgogliosa di contribuire e d offrire a questa città un’occasione culturale come questa”.
“È veramente un piacere presentare oggi una mostra di carattere internazionale ed aver sostenuto l’associazione MU6 ETS che testimonia da diversi anni una grande vivacità con iniziative culturali di prestigio nel tema dell’arte. La nostra fondazione è una istituzione di natura filantropica che sostiene da oltre trent’anni il settore della cultura e dello sviluppo, avendo finanziato 46 milioni di euro di progetti e siamo un osservatorio di come la città dimostra una vivacità culturale. È dalla valorizzazione degli aspetti culturali che può trovare fondamento la ricostruzione materiale che è alla base del percorso che ci siamo dati”, conclude il segretario generale della Fondazione Carispaq David Iagnemma.
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