Ristoranti e insegne 25 Lug 2024 18:29

Montesilvano e i lidi storici: lo stabilimento Dario Padovani. “Nato da una baracchetta di cannucce e dal soprannome di un trisavolo”

Montesilvano e i lidi storici: lo stabilimento Dario Padovani. “Nato da una baracchetta di cannucce e dal soprannome di un trisavolo”

MONTESILVANO – Una baracchetta di cannucce e l’amore per il mare. Inizia a scriversi da qui, nel 1972, la storia dello stabilimento “Dario Padovani”. Uno dei lidi storici di Montesilvano (Pescara), sul lungomare Nord, a due passi dalla centralissima Viale Europa, gestito dal titolare Dario Di Pietropaolo e da sua moglie Adriana Marchetti.

“Lo stabilimento è nato da una baracchetta di cannucce 52 anni fa. Agli inizi, c’eravamo io e mio padre, che lo abbiamo creato da zero. Dopo qualche anno, per un periodo, ho proseguito la gestione con mia sorella” racconta Dario. “Adriana era già subentrata nel 1977”.

Il nome del lido deriva da un soprannome: quello di un trisavolo proveniente da Padova. “Lo chiamavano ‘il Padovano’. In molti pensano che Padovani sia il nostro cognome, a Montesilvano siamo conosciuti così”.

Il lido “Dario Padovani” è prevalentemente “uno stabilimento di famiglia e per famiglie. Abbiamo voluto improntarlo così. Negli anni è cresciuto moltissimo, un pezzettino alla volta, diventando un lido sempre più accogliente e, appunto, ‘familiare'”.

Prima, la baracchetta di cannucce. Poi, le cabine e gli ombrelloni, inizialmente “pochi e colorati”. Fino ad arrivare alla crescita degli anni Ottanta.

L’aria di famiglia la si respira indistintamente quando ci si ritrova agli inizi dell’estate. “Qui tutti si sentono a casa. Una buona parte dei clienti -locali, con cui lavoriamo molto, ma non solo- torna ogni anno. Alcuni, addirittura dalla primissima apertura del 1972”.

I fedelissimi, oltre che da Montesilvano e dalle zone limitrofe, provengono da diverse zone d’Italia, tra cui il Lazio, la Campania, la Lombardia. Sulla spiaggia di Dario, tra gli ombrelloni bianchi e blu, sono cresciute intere generazioni, formando comitive e stringendo amicizie che proseguono anno dopo anno.

Non manca, inoltre, chi torna dall’estero, “anche se ora non è più come una volta, che si faceva il classico mese di vacanza. Oggi va molto il ‘mordi e fuggi'”.

Lo staff è giovane e si rinnova ogni anno. Per i clienti, la possibilità di pranzare con diverse alternative. Tra le iniziative, il torneo di Burraco il mercoledì, e la partecipazione a “Cerasuolo a mare”, manifestazione itinerante che consente di degustare i migliori vini Cerasuolo d’Abruzzo in abbinamento ai piatti preparati dagli stabilimenti aderenti.

Tanti i bei ricordi che legano Dario e Adriana alla spiaggia e al mare, evocati per immagini: “Le pizze fritte, le cannucce, la ‘bagnarola’ di plastica con il ghiaccio dove si mettevano le gassose e le bibite. Inizialmente non avevamo né gas né luce, prendevamo il ghiaccio che arrivava da Pescara su un carretto. Pensando a quei giorni si prova un po’ di nostalgia”.


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