GLI UFFICI DIVENTANO HUB E GLI SHOW ROOM SI TRASFORMANO IN CLUB

L’AQUILA – Così come sta cambiando il modello di riferimento degli uffici, sta cambiando anche il modo di concepire gli show-room. Dall’integrazione sempre più stretta e costante tra digitale e fisico, nascono nuovi luoghi, dove la mera esposizione lascia sempre più spazio all’esperienza, al confronto e al dialogo tra professionalità.
È questo ciò che sta accadendo nel cuore dell’Aquila, città che sotto la spinta della ricostruzione sta cercando un nuovo modello di organizzazione e sviluppo urbano, e dove in Piazza Palazzo 25-26 è nato il primo A Club.
Da anni impegnata nella progettazione e realizzazione di ambienti business, conference ed hospitality, oggi l’azienda abruzzese Anima Srl delinea, partendo proprio dal capoluogo abruzzese, un nuovo modello di spazio, fatto di design e tecnologia, aperto alla città, e lancia un forte messaggio legato al processo di reinterpretazione degli ambienti e di rigenerazione urbana.
Forse a qualcuno di voi sembrerà di essere già stato in questo luogo poiché è qui che giriamo le nostre video interviste.
A Club sarà uno “spazio” aperto al contesto territoriale in cui è inserito, con ambienti a disposizione di architetti, clienti e fornitori, che al suo interno troveranno un concept basato su una comunicazione sensoriale, dove immergersi tra prodotti e materiali e toccarli con mano, ma soprattutto un Club dove incontrarsi, condividere, conoscere e conoscersi, partecipare a iniziative a tema.
A Club vuole essere quello che lo Studio internazionale di architettura Woods Bagot, parlando di ufficio post-pandemico ha definito “Culture Club”, uno spazio appositamente progettato per stimolare il confronto e l’interazione tra individui “Vedremo l’ufficio fisico diventare uno spazio simile a un club, un luogo di interazione creativa” ha detto Bagot. Attraverso la sensoristica e la domotica sarà possibile monitorare le presenze all’interno di A Club e garantire un’ordinata gestione dello spazio, anche con l’obiettivo di creare condizioni di benessere per i suoi fruitori.
A Club intende così proporre un modello di ambiente replicabile, progettato e arredato con piccoli gruppi di divani, tavolini e sedie, aperto al quartiere o all’intera città, non più ad uso esclusivo dei collaboratori, ma legato ad esempio ad hub per start up, spazi riunione e appunto adatto allo scambio interpersonale.
Un’idea basata sul concetto di flessibilità che integri le esigenze di rinnovamento della città con quelle dei professionisti e degli imprenditori e delle imprenditrici che la abitano quotidianamente per lavoro.
In una L’Aquila smart city, dove è previsto nell’arco di qualche anno il raggiungimento della piena ricostruzione del centro storico con il ritorno della quasi totalità di residenti e attività commerciali e professionali, il progetto proposto da A Club potrà interessare una molteplicità di uffici e la collaborazione con le pubbliche amministrazioni, l’università e altri investitori genererà un ecosistema positivo di sicuro successo e di cui beneficerà tutta la città.
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