NUOVA VITA IN BELGIO PER L’AQUILANO FEDERICO FONTANA, BASSISTA E PRODUTTORE DISCOGRAFICO
di Giorgia Roca

L’AQUILA – Non è mai troppo tardi per decidere di vivere in un’altra nazione e ricominciare. O meglio, per trovare nuova linfa vitale, utile ad un’attività già attecchita a casa propria, e seguire la musica che si sente dentro. È l’esperienza di Federico Fontana, aquilano alla nascita e da sempre con un continuo desiderio di evasione e trasformazione, bassista formato al St Louis College of music di Roma e laureato al Conservatorio Alfredo Casella di L’Aquila nel 2013.
Se la sua adolescenza è segnata dai più disparati palchi insieme a band più o meno locali, l’età adulta è costellata da scelte più mirate e coraggiose. Il passo indietro però è d’obbligo. Nel 2014 nascono i Metrò, l’ultimo gruppo al quale appartiene insieme ai musicisti aquilani Marco Fiorenza, Luigi Tarquini e Antonio Sorrentino.
Raggiungono riconoscimenti importanti, arrivando terzi al festival di Castrocaro, vincendo il contest di Radio Deejay, partecipando ad Amici di Maria De Filippi e al Festival Show, fino a prendere strade differenti ed è a quel bivio che Federico e Luigi Tarquini decidono di mettere in piedi Alti Records, uno studio di produzione discografica, rivolto inizialmente ai gruppi aquilani pop ed indie pop.
In poco tempo è diventato un vero e proprio lavoro e sono stati prodotti numerosi artisti come Itsgiuz, L’Ode, i Sirente, le Lingue, e Stilpani – esibiti alla scorsa edizione del Pinewood festival – oltre a Davide Rossi e Blowy.
È di Stilpani, musicista indie pop trap aquilano, il singolo Stobene/Stomale che oggi esce su tutti i digital store, naturalmente a cura della Alti Records.
Il lavoro di produzione prosegue e si arricchisce anche a Bruxelles, dove Federico ha deciso di vivere da quasi un anno, entrando in contatto con artisti locali eterogenei che risentono delle molteplici contaminazioni di stili e nazionalità.
Immediatamente supportato da Remo Spezza, amico e batterista aquilano, e coinvolto in un primo progetto audiovisivo dalla fotografa aquilana Serena Vittorini, entrambi residenti in Belgio, Federico sente che non sarebbe bastato un periodo di prova ma quella sarebbe stata l’occasione per un cambio di passo che aspettava da tempo.
“Mi trovo molto bene qui, ho riscoperto una serenità personale che ultimamente non avevo più a L’Aquila. La posizione centrale di Bruxelles rispetto ad altre nazioni europee come Francia, Inghilterra e Olanda, e la possibilità di esprimersi in diverse lingue, mi hanno ispirato nella scelta”, racconta a Virtù Quotidiane.
Si avvia, dunque, un disegno parallelo con Remo Spezza dal nome “DAI!DAI! LaProd.”, riprendendo il tormentone della serie cult Boris, intento alla collaborazione con band e artisti del posto, come Steffi Pacson dal sound american pop elettronico.
Inoltre, la spinta creativa lo porta a conoscere autonomamente altri musicisti per farsi affiancare nei suoi progetti personali, e da continuare a produrre. È il caso di Cormac McMorrow, Kyssinger, Sainte Barbe, Olita, Mina Blue.
In una scena musicale influenzata dalle varietà di popolazioni che la abitano, non stupisce che artisti belgi come Stromae, Lost Frequencies e Angèle abbiano raggiunto una fama internazionale, e che le sonorità più diffuse siano la trap e il rap.
Il ritorno alla musica live è l’auspicio di tutti gli addetti ai lavori e quello su cui si sta orientando anche Federico, che si è esibito di recente all’Hard Rock Cafè di Bruxelles con la band di Olita con un repertorio rock blues, e che lo attende l’Hard Rock Cafè di Anversa nelle prossime settimane.
“Finora qui i locali chiudevano a mezzanotte, dal 18 febbraio il governo belga disporrà la riapertura delle discoteche e si potrà tornare ad organizzare serate ed eventi. A differenza dell’Italia, qui si percepisce una maggiore disinvoltura e capacità organizzativa rispetto al Covid”, rileva ammettendo di non essersi pentito neanche una volta della sua vita nuova: “Per il momento non credo di tornare perché ho capito com’è la vita fuori dall’Italia e continua ad affascinarmi sempre di più”.
“Potrei rimanere qui ma non è escluso che mi muoverò verso un luogo ancor più stimolante. Vorrei ampliare le collaborazioni e le influenze con altre realtà e sono certo che, se non avessi deciso di trasferirmi, non avrei incontrato tutte queste persone e mi sarei precluso delle strade”.
Si può seguire il suo percorso su http://linktr.ee/Phonez dove si possono trovare tutti i riferimenti social dell’artista.
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