“Trotterwine” in giro per il mondo a caccia di cantine per rendere la comunicazione del vino inclusiva

ROMA – Raccontare il vino in modo semplice, per rendere questo mondo, fino ad ora troppo chiuso in se stesso, più inclusivo. Differenziarsi, andando alla ricerca di storie uniche da raccontare, realtà anche poco diffuse, scovate ogni anno attraverso un tour, costruito durante l’inverno e che lo tiene in giro per il mondo da marzo a novembre.
Andrea Zigrossi, per tutti Trotterwine, quasi 200mila follower solo su Instagram, e poi altri migliaia tra il canale Youtube e TikTok è uno dei più grandi content creator di vino, in Italia e nel mondo. A decretarlo sono i tantissimi premi che in questi anni ha collezionato.
Appena qualche settimana fa, è stato scelto come “Best Wine Communicator” nella prima edizione di #Vinoinfluencers World Awards, che in Spagna ha coinvolto 150 creatori di contenuti digitali provenienti da 26 Paesi. Prima ancora premio per il miglior utilizzo video nella comunicazione digitale ai Wine Digital Communication Awards di Vinoforum. Ma anche riconoscimenti letterari, per il suo libro, edito da Mondadori, In un mondo di-vino. Tutto quello che devi sapere per sceglierlo, gustarlo e conoscerlo.
“Sono piccoli traguardi”, ammette a Virtù Quotidiane, Zigrossi, “ma che mi spingono a continuare questo lavoro con qualità e autenticità, come ho sempre fatto”.
Sono questi due elementi, uniti a una formazione salda e costruita nel tempo, fatta di esperienze lavorative sul campo, secondo il sommelier e content creator di 31 anni e originario di Roma, la chiave del successo e che lo rendono seguitissimo da migliaia di follower, e scelto da tante aziende, grandi e piccole, sparse per il mondo per comunicare i loro prodotti. “Ho iniziato a lavorare nella ristorazione a 19 anni”, racconta. “Dopo il diploma scientifico sono andato a Londra e lì ho iniziato come lavapiatti”.
Parte con la gavetta il suo percorso che virerà inaspettatamente dai ristoranti al mondo social. “Aiuto cameriere, cameriere, poi tornato a Roma, assistente sommelier. Nel frattempo mi sono diplomato con la Fis (fondazione italiana sommelier) e ho iniziato a lavorare in tanti ristoranti stellati, in Italia e anche in Svizzera”, dice.
Nel 2017 crea Trotterwine. “Era un hobby. Di certo mai avrei pensato di sfruttare il canale come un lavoro. Era il mio diario personale dove parlavo di tecniche di servizio, raccontavo dei vini che assaggiavo, delle bottiglie che condividevo con i clienti. Quando ho creato la pagina non c’erano grossi comunicatori del vino e nel frattempo il canale cresceva nei numeri”.
Due anni dopo Zigrossi ha già 20 mila follower, “e quotidianamente ricevevo tantissimi messaggi di persone che mi seguivano che mi chiedevano di comunicare di più. Lavorando però in un ristorante come sommelier, il tempo era davvero poco”. Tanta invece era la “voglia di comunicare e così ho preso una decisione drastica”.
Alla fine del 2019 si licenzia. Scoppia la pandemia. Il mondo chiuso in casa sembra essere inizialmente motivo di paura per Andrea che teme di non aver fatto la scelta giusta, ma si rivela poi la giusta miccia per far esplodere letteralmente il suo percorso: “Avevo scelto il momento peggiore per questo switch, e ho pensato veramente di aver fatto una cavolata. In realtà il covid è stato un booster per le aziende vinicole, che avevano la necessità di mandare il vino a casa. Tantissime cantine si attivano sui social media e cominciano a sfruttare chi era già inserito sulle piattaforma social. Figure come la mia per pubblicizzare i loro vini”.
Iniziano le grandi collaborazioni per Trotterwine. Berlucchi, Donnafugata, Gerard Bertrand, Lvhm (Louis Vuitton Moët Hennessy, che gestiscono circa 20 cantine in giro per il mondo) solo per citarne alcuni.
“Il mio unico obiettivo era di condividere la mia passione con più persone possibile. Il metodo più efficace era usare i social media e farlo con un linguaggio semplice, inclusivo, accessibile. Aperto a tutti. Ci sono riuscito, perché ricevo tutti i giorni messaggi di persone che mi dicono che si stanno appassionando grazie ai miei contenuti”.
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