VINITALY, PASETTI DI CONTESA: ECCO COME STIAMO MODIFICANDO LA NOSTRA PRATICA AGRONOMICA
VERONA – “Da quando, alla fine degli anni Settanta ho iniziato a partecipare al Vinitaly, ad oggi è cambiato molto soprattutto nel modo di comunicare il vino e anche di consumarlo. Se ne consuma meno ma meglio e questo è un grande successo anche se l’Abruzzo non è ancora riuscito a superare quel gap tra qualità e quantità. Bisogna insistere sul concetto di qualità identitaria e non di quantità, il mondo del vino è bellissimo che ha un’origine certa ed è l’identità, poi tutto può essere creato con la comunicazione ma bisogna ripartire dalla radice”.
Rocco Pasetti è tra i veterani del Vinitaly e con la sua azienda Contesa di Collecorvino (Pescara) riflette su come sono cambiati i tempi. Tra i promotori dell’associazione Terre dei Vestini che lavora al riconoscimento di una nuova Docg, fa osservare come proprio questa esperienza sia “l’esempio lampante della necessità di unirsi e del grande coraggio dei produttori della provincia di Pescara”.
“Siamo in una fase di cambiamento profondo, in una rivisitazione completa della nostra pratica agronomica per essere sempre più sostenibile”, dice il figlio Franco, “il mondo del vino non è di rapida evoluzione ma richiede dei tempi che sono quelli della natura e vanno rispettati”.
Tra i prodotti di punta il Montepulciano d’Abruzzo Chiedi alla polvere Terre dei Vestini: “È anche un progetto culturale, abbiamo dedicato a John Fante il top di gamma dei nostri prodotti. Insieme al montepulciano anche il Pecorino superiore Chiedi alla polvere, frutto dei vigneti di Catignano che si trovano più in quota”.
E poi il Trebbiano Trenta Notti: un progetto nuovo che fa avvicinare la cantina alla filosofia del vino naturale. “Fermentazione spontanea con macerazione di sette giorni sulle bucce”, spiega Franco, “il nome è dovuto al fatto che la fermentazione può arrivare a durare anche trenta giorni e quindi sono trenta giorni rischiosi perché la fermentazione potrebbe fermarsi, quindi di preghiera affinché tutto vada bene!”.
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