Vinitaly 2024 05 Mag 2024 09:01

Amarone della Valpolicella, il vino possente ma gentile al centro di un tasting da 13 calici al Vinitaly

Amarone della Valpolicella, il vino possente ma gentile al centro di un tasting da 13 calici al Vinitaly

VERONA – Un vino possente, ma gentile. Elegante ed equilibrato e per il quale il tempo è amico, tanto che le annate più lontane sono anche quelle che regalano le migliori soddisfazioni.

È questa la fotografia emersa da “Amarone, Fine and Contemporary Wine”, la degustazione organizzata al Vinitaly da Famiglie Storiche, l’associazione nata nel 2009 per valorizzare il vino iconico della Valpolicella e che riunisce 13 cantine che da generazioni sono testimoni attive del “mondo Amarone”: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.

Attraverso 13 calici, uno per ciascuna famiglia, alternati tra le annate 2009 e 2019, i produttori in prima persona, davanti ad una sala di esperti e appassionati, hanno condotto un viaggio attraverso un vino maestoso, dalla storia ben salda, capace di adattarsi alle esigenze di mercato.

Il percorso si è sviluppato attraverso i vini: Torre d’orti, Amarone della Valpolicella Docg 2019; Zenato, Amarone della Valpolicella Classico Doc 2009; Allegrini Amarone della Valpolicella Docg 2019; Venturini Amarone della Valpolicella Doc riserva 2009; Tenuta Sant’Antonio, Antonio Castagnedi 2019, Amarone della Valpolicella Docg; Guerrieri Rizzardi, Calcarole 2009, Amarone della Valpolicella Classico Doc; Tommasi, Amarone della Valpolicella classico Docg 2019; Masi, Riserva di Costasera 2009, Amarone della Valpolicella classico Doc; Begali, Amarone della Valpolicella classico Docg 2019; Musella, Amarone della Valpolicella Doc Riserva 2009; Speri, Sant’Urbano 2019, Amarone della Valpolicella Classico Docg; Brigaldara, Case Vecie 2009, Amarone della Valpolicella Doc; Tedeschi Capitel Monte Olmi 2009, Amarone della Valpolicella classico Doc Riserva.

La produzione avviene in Valpolicella, un terreno dal suolo che è un mix di calcare, marne, basalto, argilla, limo, detriti rocciosi, con parte del terreno di origine vulcanica e glaciale.

Ciò che rende questo vino unico, sta in quello che i produttori stessi hanno definito “il miracolo dell’appassimento” che inizia con la selezione dei migliori grappoli, fatta dai giovani delle famiglie, passa per il loro posizionamento sulle arele, fase a cura degli anziani, con la loro esperienza. Poi c’è il controllo, se necessario, di temperatura, umidità e ventilazione. È in questi 60 giorni che si concentrano colore, zuccheri, aromi e tannini. Qui la muffa nobile può attaccare alcuni grappoli, conferendo morbidezza al vino.

L’affinamento che per disciplinare deve avvenire in 24 mesi, nelle Famiglie Storiche sale a 30, seguendo la “filosofia dell’attesa” per portare l’Amarone fino al raggiungimento della giusta maturazione per ottenere un vino strutturato, con grande equilibrio e armonia, un vino dalla storia lunga e straordinaria.

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