PRETURO PAESE DELLE FONTANE, VIAGGIO TRA MONUMENTI NASCOSTI E SENTIERI DI MONTAGNA
L’AQUILA – Paese delle fontane in cerca di una vocazione turistica, Preturo (L’Aquila) grazie all’Aduc (Amministrazione del dominio collettivo dei beni di uso civico) sta riscoprendo beni architettonici custodi di una storia antica e valorizzando percorsi e sentieri che dalle frazioni di Cese, Colle, San Marco e Pozza si dipanano nella montagna sovrastante.
“La Fontana monumentale dei Quinzi è un po’ il simbolo del paese”, dice Francesco Ranieri, storico locale che ha accompagnato Virtù Quotidiane in un breve viaggio alla scoperta della Preturo nascosta.
“Baroni della piana amiternina, diventarono poi marchesi”, ricorda a proposito della famiglia patrizia che ha un legame antico con il paese, a cui questo giornale ha dedicato un precedente approfondimento.
Un tesoro da scoprire e riscoprire sono anche i resti del castello, “realizzato da Carlo Magno per il figlio Pipino – racconta Ranieri – come protezione dell’abbazia imperiale di Farfa contro il ducato di Benevento che era ancora longobardo. Quando diventò maggiorenne, Pipino vi risiedette dieci anni. E Carlo Magno, dopo l’incoronazione avvenuta la notte di Natale dell’800, probabilmente passò qui e poi se ne tornò in Francia”.
Per Nello Alfonsetti, vice presidente dell’Aduc, la scommessa della sentieristica è per adesso vinta – otto in tutto i percorsi manutenuti dagli Usi civici – ma una partita ancora tutta da giocare è quella dello sviluppo turistico e del recupero proprio dell’antico castello.
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